Quando si acquista una cucina, una delle scelte più difficili da prendere è quella relativa al piano di lavoro, o top della cucina.

Il piano di lavoro in cucina è la parte maggiormente soggetta all’usura e pertanto la sua scelta deve essere ben ponderata, oltre che da un punto di vista estetico, anche da quello funzionale.

Nelle cucine moderne i materiali possono essere utilizzati in maniera alternativa senza grossi problemi, mentre nelle cucine di gusto più classico, l’ abbinamento a mobili ed elettrodomestici di materiali compositi diventa più azzardato.

Piano da cucina: che materiale scegliere?

Facciamo intanto una prima valutazione sulle categorie di materiale con il quale il top della cucina può essere composto.

Le principali sono :

  • i laminati
  • le pietre e i graniti
  • i quarzi e i conglomerati
  • l’acciaio
  • le resine

Come potete ben vedere la scelta è vastissima e non di facile determinazione anche perché, al di la della valenza estetica, ogni materiale ha i suoi punti di forza e quelli di debolezza.

Caratteristiche del piano da lavoro perfetto

Le principali caratteristiche che devono essere prese in considerazione sono:

  • la resistenza ai graffi ed ai colpi.
  • la resistenza alle macchie, con particolare attenzione ai grassi e agli acidi
  • il grado di impermeabilità
  • la facilità di pulizia con la conseguente capacità di non trattenere i batteri.

Vediamo materiale per materiale i principali lati positivi e quelli negativi.

I piani in laminato possono essere supportati (cioè avere al loro interno materiali diversi da quello superficiale) o a forte spessore.

I primi sono più economici ma non sono eccessivamente resistenti ai tagli accidentali di coltelli affilati, alla lunga esposizione al calore ( pentole bollenti ) ed in caso di cattive sigillature possono alterarsi a contatto con i liquidi. I secondi non hanno problemi di umidità ma conservano le altre problematiche e sono più costosi.

Le pietre naturali ed i graniti sono molto belli da un punto di vista estetico, sono molto resistenti all’usura, non temono assolutamente il calore o l’umidità, ma sono facilmente aggredibili dalle macchie, in particolare quelle dovute a sostanze acide (limone, aceto, coca cola, ecc). Le pietre di colorazione più chiara sono in genere più delicate di quelle scure, ed in generale è molto importante il trattamento superficiale che viene fatto sul top della cucina al fine di saturare i pori della pietra per impedire l’ assorbimento dei liquidi. Il costo varia molto in base alla tipologia della pietra ed alla sua lavorazione.

I top in quarzo sommano le caratteristiche positive delle pietre aggiungendone la bassa permeabilità alle macchie; essendo comunque dei materiali compositi (80/90 % di quarzo e resto di resine) perdono la naturalità delle pietre e dei graniti anche se ne mantengono i livelli di costo. Le collezioni di aziende quali Silestone e Okite garantiscono materiali di ottima qualità oltre ad una vasta gamma di colori e finiture.

Per il lavoro in cucina l’ acciaio è il materiale per eccellenza. Si pensi solo alle cucine dei ristoranti o agli ambienti che hanno bisogno di garantire livelli di igenicità elevati. E’ resistente agli urti, all’ umidità , al calore, all’ aggressione dalle sostanze comunemente usate per gli alimenti, si pulisce facilmente, è antibatterico, ha un costo relativamente contenuto. Non è amato da molte persone in quanto si striscia abbastanza facilmente e le ” ditate ” tendono a vedersi abbastanza facilmente.

Tra le categorie citate rimangono le resine, la più famosa delle quali è il Corian della Dupont.

Sono materiali molto duttili che hanno come migliori caratteristiche la possibilità di essere variamente formate e saldate, formando così dei piani unici, privi di giunzione , anche su superfici estese o complesse. Possono avere più colorazioni, essere ripristinate in caso di piccole scalfiture o graffi, sono antibatteriche. Per contro tendono a virare la colorazione a contatto prolungato con la luce del sole, sono aggredibili da alcune sostanze e hanno in genere un costo abbastanza elevato.

Tralasciamo volutamente disquisizioni su piani in materiali ceramici o in cristallo, piuttosto che in altri materiali il cui utilizzo diventa difficile a causa della difficoltà di installazione o della facilità di deperimento.

Resta chiaro che la scelta rimane molto soggettiva anche perché , alla fine, ognuno di noi è disposto a rinunciare a qualcosa in termini di praticità pur di prendersi qualche piccola soddisfazione estetica o economica che sia.

 

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